Il Viscum album è una specie molto particolare; non cresce come tutte le piante nella terra, ma Infonde le sue radici nei rami e nei tronchi degli alberi alimentandosi della loro linfa. Viene per questo motivo classificata come una pianta emiparassita. I rami formano cespugli sempreverdi, alti circa 30/40 cm. e i suoi frutti sono bacche bianche gelatinose tossiche. Esse costituiscono un cibo ghiotto per molti uccelli, che ne assicurano la disseminazione. I semi dispersi dagli uccelli, si insediano con un disco di adesione nelle intercapedini di un ramo di una pianta ospite e iniziano a germogliare in primavera.
Il vischio contiene lectine citotossiche, viscumina, proteine citotossiche e viscotossine.
Dal punto di vista terapeutico, il vischio è un:
- Regolatore del sistema circolatorio ed è una delle piante più efficaci che si conoscano contro l’ipertensione arteriosa; grazie ad un'azione vasodilatatoria, migliora l’irrorazione sanguigna a livello cerebrale e cardiaco. Provoca inoltre un aumento della diuresi.
- Antispasmodico e sedativo, calma la sensazione di oppressione nel petto, le palpitazioni, il nervosismo e le cefalee; anticamente si usava come sedativo anche negli attacchi epilettici e nelle crisi isteriche.
- Diuretico e depurativo, aumenta la produzione di urina e l'eliminazione dei residui tossici del metabolismo, come l'urea e l'acido urico.
Per questo tipo di problematiche, il vischio si trova in tintura madre (TM) in gocce, in sciroppo e in compresse.
Le preparazioni a base di vischio sono state usate clinicamente in Europa nella terapia antitumorale sin dal 1926, quando l’Iscador, un prodotto fermentato, ottenuto dal succo crudo pressato, fu introdotto come agente immunoterapico contro il cancro.
In Germania, il Viscum album è il rimedio più prescritto nella terapia oncologica complementare. Già nel 1999, più del 80% dei pazienti oncologici ricorreva alle medicine non convenzionali, di cui circa il 60% usava il Viscum (Stoll, 1999). Sia in Germania che in Svizzera è dispensato dal sistema sanitario.
L’uso del vischio è consigliato durante il trattamento chemiotarapico per rafforzare l’azione antineoplastica dei farmaci e nel post operatorio per stimolare le difese. Inoltre svolge un’azione diretta inibitoria sulla proliferazione delle cellule neoplastiche.
La terapia con vischio ci permette di avere un miglioramento dello stato generale del paziente, con un aumento dell’appetito, aumento del benessere soggettivo, miglioramento del sonno, riduzione della suscettibilità alle infezioni, migliore tollerabilità alla radio e alla chemio terapia.
In campo oncologico, il vischio si presenta in fiale (fermentato) che devono essere iniettate sotto cute, osservando una certa sequenza. Questa terapia deve essere rigorosamente prescritta e seguita da un medico esperto.
Ci sono due studi che hanno dato risultati incoraggianti anche nella cura del Papilloma virus (HPV) con Vischio fermentato. La terapia si basa su tre iniezioni settimanali sotto cute a livello sovrapubico.
Controindicazioni
Evitare l'assunzione del vischio in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Inoltre, l'utilizzo del vischio è controindicato anche in pazienti affetti da infezioni croniche e progressive (come, ad esempio, la tubercolosi o l'AIDS), ipertiroidismo, tumori del midollo spinale, tumori intracranici e tumori del sistema nervoso centrale.
Infine, l'utilizzo del vischio è controindicato anche in gravidanza (poiché si ritiene che la pianta possa esercitare un'azione abortiva) e durante l'allattamento.